1. Piazza Garibaldi e Palazzo Albizzini

Volendo visitare Città di Castello – la Tifernum Tiberina dei romani – che si arrivi da Nord o da Sud una delle prime tappe è indubbiamente Piazza Garibaldi che costituisce l’ingesso al cuore del centro storico cittadino. Nella piazza si affacciano due tra gli edifici di maggior interesse artistico della città: Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, costruito per Paolo Vitelli (1519- 1574) esponente della nota famiglia Vitelli che governò la città dal XIII al XVI secolo, e Palazzo Albizzini, costruito nella seconda metà del XV secolo per la famiglia omonima. Per volere dell’artista tifernate Alberto Burri – tra i maggiori esponenti dell’arte informale, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti artisti del Novecento – dal 1978 Palazzo Albizzini è sede della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Al suo interno sono conservate 130 opere che l’artista ha realizzato tra il 1948 e il 1985.

2. Ex Seccatoi del Tabacco

Dal 1990 invece, i suggestivi spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco, già utilizzati da Burri come atelier per realizzare opere di grandi dimensioni, sono diventati la seconda sede museale della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, nella zona sud della città fuori le mura, e costituiscono un esemplare recupero di archeologia industriale. Al suo interno sono conservate 128 opere tra grandi cicli pittorici e opera grafica, realizzate tra il 1974 e il 1993. Città di Castello pertanto, con i suoi due musei della Collezione Burri, insieme all’Archivio storico e la recente Sezione documentaria realizzata agli Ex Seccatoi del Tabacco, costituisce un importantissimo  centro anche per l’arte contemporanea.

3. Piazza Raffaello Sanzio

Proseguendo verso il centro, percorrendo via Albizzini si arriva a Piazza Raffaello Sanzio al centro della quale si può ammirare il Monumento all’XI Settembre 1860, dedicato alla data della liberazione di Città di Castello dal dominio pontificio, realizzato dallo scultore tifernate Elmo Palazzi. Sulla piazza si affaccia la chiesa di San Francesco all’interno della quale un tempo si trovava lo Sposalizio della Vergine, il famosissimo dipinto che Raffaello realizzò nel 1504 per l’altare della famiglia Albizzini e che ora è conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano.

4. Piazza Matteotti e Palazzo del Podestà

Percorrendo via Mario Angeloni si arriva alla piazza principale: Piazza Matteotti,  dove a fare da protagonista è indubbiamente la facciata del Palazzo del Podestà, completamente rifatta nel 1687. Il palazzo, costruito dall’architetto Angelo da Orvieto, nel lato che affaccia su corso Cavour conserva invece le sue originarie forme trecentesche in stile gotico. Di fronte, al n. 4 di corso Cavour, si trova la storica Tipografia Grifani-Donati aperta nel 1799, oggi anche Museo Arti grafiche “Grifani-Donati”.

5. Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio

Altra importantissima piazza, fulcro della vita cittadina è Piazza Gabriotti, dove si trovano i principali monumenti rappresentativi del potere politico e religioso: il Palazzo del Comune, anch’esso realizzato su progetto di Angelo da Orvieto, il Duomo intitolato ai Santi Florido e Amanzio, il Palazzo del Vescovo e la Torre Civica a pianta quadrata – nota anche come Torre del Vescovo perché adiacente al palazzo vescovile – utilizzata fino al XIX secolo come prigione. Particolarissimo invece è il campanile del Duomo che, con la sua forma cilindrica, costituisce una rara testimonianza di come certi influssi architettonici e artistici dell’arte bizantino-ravennate del IX secolo si diffusero ben presto anche nell’Umbria settentrionale.

6. Complesso monastico di San Domenico

A pochi passi dal Duomo e da piazza Gabriotti si trova un’altra area della città molto rappresentativa della sua evoluzione storica ed urbanistica. Il complesso monastico di San Domenico – costituito dalla chiesa e dal chiostro – è una testimonianza importante del periodo medievale. Per la chiesa di San Domenico, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, furono realizzati due importantissimi dipinti: la Crocifissione Mond di Raffaello, oggi alla National Gallery di Londra, e il Martirio di San Sebastiano di Luca Singorelli, oggi conservato nella vicina Pinacoteca Comunale che ha sede dal 1912 nel rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera, storica dimora di Alessandro Vitelli e della moglie Angela Paola dei Rossi di San Secondo Parmense. Il Palazzo fu  realizzato tra il 1521 e il 1545 ed esternamente, sulla facciata  che fronteggia il giardino, è presente una decorazione  graffita realizzata intorno al 1532 da Cristofano Gherardi – detto il Doceno – probabilmente su uno schema compositivo ideato da Giorgio Vasari.  La zona prospiciente la Pinacoteca, prossima alle mura urbiche, è invece caratterizzata dalla presenza di reperti archeologici di epoca romana, che costituiscono un’importante testimonianza delle origini romane della città, oggi inglobati nel progetto di realizzazione della nuova Piazza delle Tabacchine, inaugurata nel 2021.

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